Dracula Lewis, nome che corrisponde al side-project solista di Simone Trabucchi, identità che coltiva da sei d'anni come esperimento di immaginario incarnato nel mondo delle musica 'folk' (suo modo di definire correnti punk, hardcore, gangsta rap e industrial), rappresenta per certi versi una declinazione personale del lavoro di ricerca svolto con Invernomuto su un altro territorio ed altri registri, ed in parallelo alla incisiva conduzione della label Hundebiss. Il suo sound è stato definito dalla critica come una "elettronica lo-fi aggressiva con strani campionamenti, ma contraddistinta da un suono melodico dolce e spaziale". Dracula Lewis è riuscito ad attirare le attenzioni del settore, pubblicando per etichette accreditate come No Fun Productions a Souterrain Transmissions e circuitando in USA ed Europa.
Laura Brothers aka Out4Pizza, artista statunitense basata a New York. Ha esposto lavori in video e stampe digitali in diverse collettive a Los Angeles, Baltimora, New York, Merlino, Mexico City e Monaco. Annoverata all'interno della corrente post-internet, parte dall’elaborazione di figure animate, gif, costruite con estrema cura per composizioni che giocano sulle variazioni ottiche, ai limiti del percepibile, dando forma ad immagini che evocano un immaginario tecnologico ed architettonico favoloso, tra retro-futurismo ed art noveau. Ne emergono piccole composizioni straniate, sofisticatamente lo-fi, immerse in un'apnea cangiante ed improbabile, ma rigorosamente minimalista.
Dracula Lewis - suoni e voce - e Out4pizza - gif animation -, duo già collaudato a distanza, si ricongiunge fisicamente per la prima volta a Bologna per presentare U$e Your Illu$ion$. E' un titolo che evoca erroneamente un immaginario glamour deviante, presente e assente nel modo di operare di Dracula Lewis, che indica piuttosto un certo gusto per la dissimulazione e le piste false. I live di Dracula Lewis inglobano abbondanti materiali di matrice pop, evocando nei modi e nei toni un protagonismo disfatto. L'impasto complessivo è fantasmatico, a tratti molto scuro, a tratti luccicante, un gioco di luce ed ombra. L'assetto esecutivo semplicissimo, mixer, campionatori e voce, utilizzati in brevi sessioni molto secche, a rievocare la forma canzone, realizza assieme alle animazioni gif di Laura Brothers (Out4Pizza), una straniata sequenza-spettacolo che trasuda vuoti in mezzo alla densità dei riferimenti stilistici e immaginari. Anche se complessivamente prevale la sensazione di un'autentica scoperta del continente dub e delle sue attuali percolazioni globali, di fatto è come se ci trovassimo ancora di fronte ad un'attitudine punk che, abbandonati basso e chitarra, adotta sampling e digital data per riattualizzare il vecchio gioco di dissacrazione ed incuranza. Certamente c'è un'altra consapevolezza, storica oltre che di repertorio, colta e disincantata, che appartiene a questa generazione.