Junko
Nature
sound performance, prima italiana

Nature, performance non amplificata di Junko, è un'occasione unica. E' come ingoiare un ragno per catturare una mosca. Un urlo sovraumano che dà corpo a quella che Barthes chiama significanza: siamo oltre il messaggio codificato, si entra in risonanza. Junko è come un'ombra bianca dopo Hiroshima. Il suo corpo diafano sovraesposto, il suo richiamo, lontano mille miglia dall'isteria o dagli altri urlatori del panorama della musica noise. E' solo terrore, o chiamiamola bellezza. Junko pare disconnessa da se stessa, come se la sua voce fosse separata dal corpo, evolvendosi ciascuno in uno spazio separato. La sua lingua bucata dà accesso all'inarticolabile e indicibile. Una voce dislessica, mostruosa, che arriva ad altezze non-umane, trattenuta sulla soglia del dolore auditivo, quasi senza fine. L'urlo di Junko ricorda il fraseggio dei sassofonisti free, una naiveté musicale comune, mancante di accademismo e tecnica.

giovedi 18 aprile  > h 21.00 >  MAMbo