Rose Kallal è cineasta sperimentale e sound artist canadese residente a New York. I suoi corti 16mm, ripetuti in loop e proiettati da più proiettori contemporaneamente, hanno dato vita ad originali installazioni cinematografiche e live che combinano pattern ripetitivi, forme geometriche ed animazioni, con un mondo sonoro abitato da echi di minimalismo, musica ambient e droni. Rose Kallal ha presentato le sue opere e fatto live al PS1 MoMa, New York, allo Spike Island Art Center di Bristol, presso The Hidden Noise di Glasgow, alla Lisa Cooley Gallery e Ramiken Crucible di New York e, più recentemente, ha avuto una personale a Participant Inc. sempre a New York. Fra gli album ha pubblicato uno split 7" con Mark Harris (Napalm Death, Svorn) e Karl O'Connor (Regis) come parte della Narcissus Trance Exhibition e la colonna sonora di Vermillion Vortex, film dell'artista inglese John Russell, realizzata con Mark Beasley (spoken word) e remixata da Robert AA Lowe/Lichens.
Joe DeNardo è nato nel 1979 ed è cresciuto in vari sobborghi del Midwest americano. La sua immersione nella musica punk rock lo ha portato a scuola ad Olympia, Washington, dove ha compiuto studi di fotografia, musica elettronica, cinema ed economia politica. E' stato membro per 12 anni della band art-punk Growing (con cui ha pubblicato dieci album fino al 2010) dirigendo e curando la fotografia di film musicali, tra cui ricordiamo IMA NEMA, un movimento espressionista intorno al canto popolare bulgaro. DeNardo, attivo anche con lo pseudonimo Ornament, continua ad esplorare le forme espanse di suoni e immagini nei suoi collage, film e nella sua musica.
Rose Kallal/Joe DeNardo
Spheres of Eden
film & music live environment, prima italiana
Spheres of Eden è basato su quattro proiezioni in pellicola 16mm e suono, con un uso di effetti, campionatori e distorsioni; è un progetto in progress, già condiviso in diverse tappe precedenti, fra Rose Kallal, che gestisce la parte cinematografica, e Joe DeNardo, che interviene soprattutto, ma non solo, dal punto di vista musicale. I possibili riferimenti visivi e linguistici di Rose Kallal - Bruce Conner, Jordan Belson, Stan Vanderbeek - evocano una storia dello sperimentalismo cinematografico molto specifica, che dialoga con la tradizione dell'espansione della coscienza e della percezione. Il suo immaginario di forme geometriche e pattern simmetrici si ricombina e si reinventa completamente in una inusuale relazione con il tempo e con la percezione, basata su persistenze e circolarità che spiazzano le aspettative. Analogamente, le relazioni soniche fra Kallal e DeNardo giocano su sfasamento e slittamento apparenti, trovando - a tratti e inaspettatamente - momenti di sincronia che problematizzano tanto il dispositivo del cinema expanded quanto quello del live.