Sara Manente
Faire un four
performance, prima italiana
ideazione e creazione Sara Manente
performance e creazione Jonas Chéreau, Ondine Cloez, Madeleine Fournier, Marcos Simoes
musica Christophe Albertijn
film Marcelo Mardones
collaborazione drammaturgica Constanze Schellow
coaching Michiel Reynaert
disegni Hadas Cna'ani
produzione CABRA vzw, Beursschouwburg, Workspace Brussels, Monty
produzione esecutiva Mokum vzw
col sostegno di WpZimmer, Apt/A.Pass, WorkSpaceBrussels, Impulstanz/Vienna, MDT Stockholm, in collaborazione con Swedish international dance program Konstnärsnämden, e col supporto di Flemish Community
performance e creazione Jonas Chéreau, Ondine Cloez, Madeleine Fournier, Marcos Simoes
musica Christophe Albertijn
film Marcelo Mardones
collaborazione drammaturgica Constanze Schellow
coaching Michiel Reynaert
disegni Hadas Cna'ani
produzione CABRA vzw, Beursschouwburg, Workspace Brussels, Monty
produzione esecutiva Mokum vzw
col sostegno di WpZimmer, Apt/A.Pass, WorkSpaceBrussels, Impulstanz/Vienna, MDT Stockholm, in collaborazione con Swedish international dance program Konstnärsnämden, e col supporto di Flemish Community
Faire un four è un'espressione usata in teatro nel XVII secolo che significa 'subire una sconfitta'. Letteralmente sarebbe 'fare un forno' ma suona come 'fare un quartetto'. Faire un four parte da quattro persone, le loro fisionomie e le loro danze. Non è tanto l'individualità che qui interessa, quanto la rilavorazione del 4 inteso come cifra dello spazio multiplo in cui si stratificano modi di fare con la danza, dopo una lunga pratica di interpretazione, alterazione e adattamento al movimento dell'uno all'altro. La performance si costituisce come architettura scenica, scandita in 4 soli. Percependo la contaminazione e il contagio, i sinominimi e gli omonimi, sia i performer che gli spettatori la fanno esistere come un insieme: cogliere la somiglianza significa farla accadere. Faire un four produce una collezione fisica e verbale in cui si mette in dubbio l'effettualità del riconoscimento e si esalta l'opacità delle cose. Ogni segno viene sottilmente confuso e messo alla prova. Il lavoro è dedicato a Marcel Broodthaers e Andy Kaufman, due artisti che hanno indirizzato la società e l'arte verso uno sforzo perpetuo di rinarrazione, ridefinizione e scrittura, riformulando la realtà, l'identità e la fisicità come campi del possibile.
Alla esecuzione di Faire un four, presentata a Live Arts Week come adattatamento speciale della versione integrale di 90 minuti, sarà accompagnata la distribuzione del dvd Collection, il film di Marcelo Mardones che, attraverso una serie di impressioni cinematiche, riflette i materiali del processo performativo e della scena.
domenica 21 aprile h 21.00 > MAMbo